Nel restauro conservativo, l’impiego di materiali naturali è essenziale per garantire la compatibilità con le strutture originali e per rispettare l’ambiente. Tra i materiali più utilizzati troviamo:
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Calce: utilizzata per malte, intonaci e pitture, offre traspirabilità e resistenza nel tempo.
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Legno: impiegato per strutture portanti e elementi decorativi, viene trattato con tecniche tradizionali per preservarne le caratteristiche.
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Pietra e mattoni: materiali locali spesso recuperati e riutilizzati per mantenere l’aspetto originale dell’edificio.
Le tecniche di restauro includono:
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Consolidamento strutturale: interventi mirati a rafforzare la stabilità dell’edificio senza alterarne l’aspetto.
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Pulitura e rimozione di agenti inquinanti: utilizzando metodi non invasivi per eliminare depositi e incrostazioni.
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Ripristino di elementi decorativi: ricostruzione di dettagli architettonici danneggiati o mancanti, basandosi su documentazione storica.
Questi approcci mirano a preservare l’identità storica dell’edificio, garantendo al contempo la sua funzionalità e sicurezza.