CAMPAGNOLA RESTAURO

Il restauro pittorico è un viaggio nel tempo, un processo che riporta alla luce la bellezza originale delle opere, spesso offuscata da secoli di fumo, polvere, ridipinture o agenti atmosferici. Ma oggi, grazie all’incontro tra sapienza artigianale e tecnologie scientifiche avanzate, è possibile restituire ai dipinti la loro intensità cromatica originaria.


1. La Diagnosi: Comprendere Prima di Intervenire

Ogni restauro comincia con una fase di analisi diagnostica, fondamentale per capire la natura dei materiali e il degrado presente.
Le tecniche più utilizzate includono:

  • UV e infrarossi per rilevare pentimenti o ridipinture

  • Analisi stratigrafica dei pigmenti per ricostruire la sequenza dei colori originali

  • Campionature mirate per identificare la composizione chimica delle vernici

Prima di “toccare” un’opera, bisogna conoscerla a fondo.


2. Tecniche di Pulitura: Rimuovere Senza Danneggiare

Il cuore dell’intervento è spesso la pulitura, che va eseguita con estrema delicatezza. L’obiettivo è rimuovere:

  • Sporco superficiale

  • Vernici alterate

  • Ridipinture non originali

Si utilizzano solventi delicati, gel enzimatici o sistemi a base acquosa, sempre testati prima su aree pilota.

💡 L’approccio è sempre “minimo intervento, massimo rispetto dell’originale”.


3. Integrazione Pittorica: Riempire Senza Imitare

Dopo la pulitura e il consolidamento del supporto, si passa all’integrazione pittorica:

  • Tratteggio (stile Brandi): per distinguere l’intervento dall’originale

  • Neutralizzazione cromatica: solo nei punti dove mancano frammenti

  • Verniciatura finale: per uniformare la superficie e proteggere i pigmenti

L’obiettivo non è “rifare” l’opera, ma restituirle leggibilità, lasciando visibili le tracce del tempo.


4. La Scienza al Servizio della Bellezza

Oggi il restauro pittorico si avvale di laboratori interdisciplinari dove collaborano:

  • Restauratori

  • Storici dell’arte

  • Chimici

  • Fisici e biologi

Questo approccio consente interventi reversibili, documentati e sicuri, nel rispetto delle normative e delle buone pratiche di conservazione.


 Conclusione

Il restauro pittorico non è un semplice intervento estetico: è una forma di cura profonda, dove ogni gesto è guidato dalla conoscenza e dal rispetto.
Il colore ritrovato è un’emozione che parla non solo all’occhio, ma anche alla memoria collettiva.

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